Si avvicinano le elezioni presidenziali libiche fissate per il 24 dicembre e si moltiplicano quanti scendono in campo: dal figlio di Gheddafi al generale Haftar, ma anche protagonisti di ruoli istituzionali. L’incognita, oltre al dibattito su singoli nomi, è capire se le dinamiche elettorali potranno contribuire a superare le forti tensioni e la persistente frammentazione sul terreno, come sottolinea lo studioso di Nord Africa Luciano Ardesi
Source: Vaticano