Condannato in base ad accuse in fase di indagine senza difensore: violata la CEDU

Pronunciandosi su un caso “belga” in cui si discuteva della legittimità delle decisioni delle autorità giudiziarie di confermare la sentenza di condanna all’ergastolo inflitta al ricorrente per il reato di omicidio, condanna basata sull’utilizzazione delle dichiarazioni predibattimentali rese dallo stesso accusato contro sé stesso nonché da un complice in fase di indagini, il tutto senza essere mai stato assistito da un avvocato, la Corte EDU, ha ritenuto, all’unanimità, violato il diritto al giusto processo tutelato dall’art. 6 § 1 e 3 (d) (diritto all’equo processo/diritto di essere assistito da un difensore di fiducia) della Convenzione EDU. Il caso era stato originato dal ricorso di un cittadino bulgaro il quale si era lamentato di essere stato privato del suo diritto di essere assistito da un avvocato di sua fiducia nelle fasi iniziali dell’indagine giudiziaria a suo carico, ed in particolare durante la custodia da parte della polizia e durante le udienze, gli interrogatori e altri atti investigativi. Egli era stato condannato all’ergastolo nel procedimento penale. Sottolineando la severità del controllo che doveva condurre in assenza di ragioni idonee a giustificare la limitazione del diritto di accesso a un difensore nei procedimenti penali, e in linea con una precedente sentenza della Grande Camera (caso Beuze c. Belgio), la Corte ha ritenuto che il procedimento penale era stato nel suo complesso ingiusto. Ha tenuto conto del fatto che la Corte d’assise non aveva preso in considerazione le osservazioni del ricorrente in merito all’impatto che la mancata assistenza di un avvocato aveva avuto sulla qualità delle prove rappresentate dalle dichiarazioni di un coimputato, su cui si era basata in maniera decisiva la condanna del ricorrente. La Corte ha inoltre ritenuto che l’accertamento della violazione fosse sufficiente in termini di equa soddisfazione del danno morale subito dal ricorrente (Corte europea diritti dell’uomo, Sez. III, 8 marzo 2022, n. 41115/14).
Source: Quotidiano Giuridico