Nell’ambito di una coppia sposata e non separata, il padre desidera far somministrare ai figli, di anni 14, il vaccino anticovid, mentre la madre, aderendo alle teorie no-vax, si oppone. Egli pertanto propone ricorso, erroneamente invocando l’art. 316 bis c.c., con un’azione che invece il Tribunale qualifica ex art. 316 (esercizio della responsabilità genitoriale). La madre si costituisce in giudizio, eccependo difetto di giurisdizione e incompetenza del giudice adito e, nel merito, citando studi internazionali sui rischi della somministrazione del vaccino, con particolare riferimento ai minori di età. Il Tribunale ascolta i figli, favorevoli alla vaccinazione ed accoglie la richiesta, attribuendo al padre il potere di decidere da solo, senza il consenso della madre, in ordine alla somministrazione del vaccino anti covid alla prole. Lo stabilisce il Tribunale di Parma, sez. I, decreto 11 ottobre 2021.
Source: Quotidiano Giuridico