Ricettazione: colpevole chi acquista su internet abbigliamento contraffatto per poi metterlo in commercio

Pronunciandosi su un ricorso proposto avverso la sentenza con cui la Corte d’appello aveva confermato la condanna inflitta in primo grado ad un uomo per il reato di ricettazione, per aver acquistato su internet capi di abbigliamento contraffatti con il proposito di venderli, la Corte di Cassazione penale, Sez. II, con la sentenza 25 ottobre 2021, n. 38113 – nel disattendere la tesi difensiva, secondo cui il fatto avrebbe dovuto essere ricompreso nella fattispecie, costituente illecito amministrativo (art. 1, comma 7, D.L. n. 35/2005) – ha invece ritenuto come, correttamente, i giudici di merito avessero qualificato il fatto come ricettazione e non quale mero illecito amministrativo, utilizzando l’argomento logico del numero dei capi di abbigliamento acquistati per escludere in modo plausibile e ragionevole la destinazione personale dell’acquisto operato.
Source: Quotidiano Giuridico