Mettiamo alla prova i bassi Yamaha TRBX600

Nel video di oggi facciamo la conoscenza col suono di due ottimi bassi Yamaha, che rappresentano il top di gamma della serie TRBX, ovvero TRBX604FM e il TRBX605FM.

Con la serie TRBX600, Yamaha ha messo sul tavolo un progetto mirato a chi cerca strumenti affidabili, dal suono preciso e dalla costruzione solida. I modelli che abbiamo sottomano, rispettivamente a 4 e 5 corde, rappresentano una sintesi concreta tra praticità, suonabilità e carattere timbrico, pensati tanto per ogni tipo di situazione, dal palco al recording in studio o a casa.

Yamaha TRBX 600

Legni e costruzione

Il corpo dei bassi è composto da un sandwich di ontano e acero, una scelta che restituisce un equilibrio tra la corposità e la definizione del suono.
Il design del corpo è stato modellato per garantire comfort durante l’esecuzione e una distribuzione del peso ben bilanciata.

Il manico – avvitato – è un altro punto chiave: cinque strati alternati di acero e mogano, garantiscono stabilità strutturale e una trasmissione efficiente delle vibrazioni.

Yamaha TRBX 600

Le misure del capotasto, 38 mm per il TRBX604FM e 43 mm per il TRBX605FM, offrono una suonabilità veloce e naturale per ogni tecnica, dal fingerstyle allo slap.
Degna di nota la spaziatura delle corde di 18 mm sul modello a 5 corde, ideale per chi necessita di più spazio tra le dita senza sacrificare l’agilità.

Yamaha TRBX 600

Elettronica

Il cuore sonoro della serie TRBX600 è l’elettronica ibrida, che abbina un preamplificatore attivo/passivo a 3 bande a una coppia di pickup H5 con magneti alnico, progettati da Yamaha Guitar Development.
Il risultato è un timbro pulito dettagliato e potente, con un’ampia risposta dinamica in entrambe le modalità operative.

Yamaha TRBX 600

L’interruttore attivo/passivo consente di passare da una configurazione all’altra senza perdita di livello, con un sistema di commutazione progettato per un passaggio fluido tra il controllo degli alti e il suono principale passivo.
Anche in modalità passiva, il basso conserva presenza e articolazione, rendendolo una scelta efficace anche in contesti dove l’alimentazione attiva potrebbe risultare instabile o scomoda.

Un dettaglio particolarmente utile è la presenza di un LED di avviso per la batteria, visibile sul retro dello strumento: una soluzione semplice ma efficace per evitare brutte sorprese durante una performance.

Yamaha TRBX 600

Dettagli costruttivi

La meccanica generale è pensata per resistere nel tempo: dalle connessioni jack con piastra metallica, alla paletta progettata per minimizzare la tensione laterale delle corde, ogni elemento è stato ottimizzato per affidabilità e manutenzione semplificata.

Il ponte die-cast massiccio, oltre a garantire stabilità d’accordatura, contribuisce al trasferimento efficiente delle vibrazioni, accentuando la pienezza del suono.

Yamaha TRBX 600

Maggiori informazioni sul sito ufficiale Yamaha.

The post Mettiamo alla prova i bassi Yamaha TRBX600 appeared first on Musicoff Community.

Source: Musicoff