In un servizio del Tg3 romagnolo la conferma: nessun richiesta al Centro di coordinamento dell’Aeronautica per l’utilizzo degli HH139 ‘Caesar’. Perazzini e Gualdi morirono sul Gran Sasso nel dicembre scorso
TERAMO – Secondo quanto riportato in un servizio dell’edizione romagnola del Tg3, nelle ricerche di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due escursionisti romagnoli morti sul Gran Sasso tra il 22 e il 27 dicembre scorsi, non furono mai allertati gli elicotteri militari specializzati nel volo notturno e ad alta quota. La conferma arriva dal centro di coordinamento dell’Aeronautica Militare di Poggio Renatico, interpellato dal Tg3: nessuna richiesta arrivò dall’Abruzzo quando si cercavano i due alpinisti dispersi a quota 2.700 metri dal pomeriggio del 22 dicembre.
La richiesta di accertare se fosse stato richiesto l’intervento di questi elicotteri, gli HH139 ‘Caesar’, impiegati nel volo in condizioni estreme, è contenuta nell’integrazione all’esposto presentato dai famigliari di Gualdi e Perazzini alla Procura di Teramo. In esso si chiede di verificare anche la corretta segnalazione dei sentieri nei punti attraversati dai due, sorpresi da una tempesta dineve e scivolati in un canalone, e morti assiderati. In quei giorni le ricerche furono sospese più volte per le difficoltà incontrate dalle squadre dei soccorritori di terra e l’impossibilità dei velivoli civili di volare per il maltempo.
I famigliari chiedono alla magistratura di accertare eventuali responsabilità della macchina dei soccorsi nella morte dei loro congiunti.
Source: Emmelle Notizie