di Padre Gianfranco Grieco
Ma di quale Europa parliamo? Chi avrà il coraggio profetico di rispondere una volta per sempre a questa domanda che merita analisi vere, pensate, concrete che diano anima e vigore ad una diagnosi che vuole e deve guardare lontano?
Perché non si ha il coraggio di dire che ciò che ci sta a cuore è solo l’Europa delle economie e degli scambi commerciali ed il resto viene dopo, molto dopo?
Quando si presentano problemi come gli immigrati, i rifugiati, l’entrata in guerra come in Libia, allora tutti presentano le loro idee e le loro proposte, ma senza soluzioni immediate. Quando si tocca il denaro, però, allora viene incontro la solidarietà, ma non per dare un aiuto vero, concreto e disinteressato, ma perché si ha giustamente paura di fare tutti la stessa fine, galleggiando sul baratro.
Perché non si parla mai di valori, di diritti veri, di solidarietà vera, tra i popoli del vecchio continente? Perché non si ha il coraggio di andare in profondità? Mancano i profeti, oggi, nel continente? Mancano i veri leader? Perché, allora, dimenticare quelli che in passato hanno indicato sia la strada da percorrere sia i traguardi da raggiungere ? Bisognerebbe solo essere fedeli al loro progetto europeo, rileggerlo, attualizzarlo, concretizzarlo e, se possibile, aggiornalo?
La profezia appartiene agli spiriti liberi. Mancano, oggi, in Europa, gli spiriti liberi che cullano ideali alti. Ben vengano questi spiriti dalle nuove generazioni che toccano con mano l’Europa degli scambi, ma non ancora l’Europa dell’anima.
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