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Sono stati in tanti a dirlo

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di Gianfranco Grieco
Sono stati in tanti a dirlo, oggi; ma, già da alcuni anni a questa parte, il richiamo all’etica e ai valori da trasferire o meglio da incarnare nella vita pubblica, sociale e politica, è giustamente diventato un richiamo forte ed esigente che parte dalla base, dalla gente,  per arrivare al palazzo che continua a non sentire  il grido e a non avvertire il  dolore.
La crisi economica è, in primo luogo, una crisi etica che tocca la verità e la giustizia. La crisi economica e frutto di una politica non solidale; è segno  di una arroganza che continua a mietere vittime; è segno di un orizzonte ristretto. Si pensa solo e soltanto al proprio giardino e non a quello del vicino. Quante volte abbiamo affermato che siamo tutti figli di un unico Padre che sta nei cieli; che siamo tutti fratelli nell’umanità; che non conta il colore della pelle; che non conta essere bianco, nero giallo? A parole tutti siamo buoni a proclamare queste verità semplici e naturali: Ma poi? Ciascuno cammina per la propria strada, chiudendosi nel guscio del proprio egoismo e nel proprio tornaconto.
La chiesa nei suoi documenti sulla solidarietà sociale è partita da lontano: dai tempi di Leone XIII con la “Rerum Novarum”; poi Benedetto XV, Pio XI. Pio XII con i loro documenti magisteriali calati nel presente storico europeo dei primi cinquant’anni del XX secolo; inoltre Giovanni XXIII (Pacem in terris), Paolo VI  (Populorum progressio), Giovanni Paolo II (Centesimus annus e Laborem excersens), Papa Benedetto XVI con la  “Caritas in Veritate”: la galleria di interventi al riguardo compongono una  enciclopledia della solidarietà tra popoli e nazioni.
Rimasi senza fiato quando all’ONU era il 4 ottobre 1995- il papa pellegrino Giovanni Paolo II parlava a quella assise politica ed ecumenica di  “Famiglia delle Nazioni”. Da allora ad oggi  il corso del fiume della storia ha toccato molti lidi, ma senza produrre entusiasmi e nuovo progetti. Anzi! Siamo andati indietro e non avanti! Riprendiamo il cammino insieme nel segno della solidarietà sociale,  della giustizia vera , della verità totale. La gente è stanca si sentirsi sfruttata, emarginata, abbandonata, dimenticata. E’ giunto il momento di fare scelte nuove e significative non per il bene di pochi, ma per il bene di tutti, perché tutti siamo fratelli e sorelle nella umanità.
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