di Giovanna Mellano
Sono in pieno svolgimento tra Bruxelles e Washington i negoziati per concludere il Ttip, trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti, entro la fine del 2014. Dovrebbe servire per incoraggiare la crescita e la creazione di posti di lavoro: l’economia europea potrebbe aumentare di 120 miliardi, quella americana di 90 miliardi e quella del resto del mondo di 100 miliardi. In discussione, quindi, le barriere tariffarie e non tariffarie negli scambi commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti. Nel mese di novembre e dicembre sono anche previsti numerosi incontri e dibattiti in Europa tra chi è a favore e chi contro il Ttip. Infatti, c’è chi sostiene che molte delle “barriere” che si intendono eliminare sono in realtà preziosi standard sociali e normativi come i diritti dei lavoratori, della proprietà intellettuale, le norme sulla sicurezza alimentare e per la tutela dell’ambiente, i regolamenti per l’uso di sostanze chimiche tossiche, privacy digitale e le nuove garanzie bancarie introdotte per evitare ulteriori crisi finanziarie tipo quella del 2008. La qualità dei prodotti alla quale i consumatori europei sono abituati è alta e va sicuramente tutelata come nel settore agroalimentare che ha anche valenza sociale e ambientale, ma è anche necessario per l’Italia e l’Europa intera, cogliere le opportunità di espansione dell’export per la ripresa economica. Referente dell’Europarlamento per il settore Agricoltura è l’italiano Paolo De Castro, il coordinatore del gruppo S&D della Commissione agricoltura.
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