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La diplomazia dell’era digitale

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Roma, 19 ottobre – Se, come previsto, nel 2015 saranno tre miliardi e mezzo di persone ad avere accesso a Internet, non è altrettanto certo che il mondo della Diplomazia sia pronto a confrontarsi con questa rivoluzione. In questa dinamica ci si chiede se il settore tradizionalmente più chiuso dello Stato, ha iniziato a modificare i propri strumenti e le proprie iniziative per adeguarsi a tali cambiamenti. Internet raccoglie movimenti violenti e propaganda, testimonianze di oppressione e controllo, per un piatto con così tanti ingredienti di cui bisogna imparare ad ingoiare anche i più indigesti. Difenderne la libertà dalla censura è oggi più di ieri una sfida che la politica vuole affrontare? Come si pone l’Europa ed i suoi stati membri rispetto a scelte difficili quali la libertà e la garanzia dell’informazione? Internet può diventare uno strumento d’azione diplomatica? Come cambia l’azione e la formazione del personale diplomatico per adeguarsi alla necessità di competenze continuamente aggiornate che possano permettere un monitoraggio costante, ma allo stesso tempo efficiente della rete? E, soprattutto, quale approccio si sta sviluppando rispetto all’ipertrofia dell’informazione on-line? L’aperitivo “La diplomazia nell’era digitale” si è tenuto nella bella cornice del Roof Garden del Rome Marriott Hotel Flora di via Veneto. Ospiti dell’appuntamento il dott. Aldo Amati, responsabile della comunicazione del Ministero degli Affari Esteri, il dott. Pierluigi Puglia, Capo Ufficio Stampa e Comunicazione dell’Ambasciata Britannica in Italia, il consigliere Andreas Von Brandt, responsabile della comunicazione dell’Ambasciata Tedesca in Italia. L’incontro è stato moderato dal dott. Davide Giacalone, presidente del DIGITPA, “Centro Nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione”. 
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